Ritorno al Mediterraneo

Carissimi, riprende il percorso Ritorno al Mediterraneo, avviato lo scorso anno, giorno 27 settembre alle ore 17.00 on line su piattaforma ZOOM, a cura dei CIDI di Cosenza, Torino, Bari, Cagliari, Palermo, Napoli. Dopo la prima fase documentata sul sito nazionale alla voce progetti (www.cidi.it) con le videolezioni degli esperti coinvolti e i commenti pervenuti da alcuni partecipanti, prende l’avvio la seconda fase destinata a docenti del primo e secondo ciclo. Essa prevede, dopo il primo incontro, un ciclo di quattro seminari e gruppi di lavoro per complessive 25 ore. Il percorso è finalizzato ad approfondire, come già avvenuto nella prima fase, temi e problemi della storia del Mediterraneo, in una prospettiva che pone in dialogo i saperi disciplinari, suggerendo ipotesi curricolari che possano coinvolgere gli studenti a partire dalla classe terza della scuola primaria fino all’ultimo anno della scuola superiore. Di seguito il programma della seconda fase 27 settembre ore 17.00 -19.00 Intervento di saluto Valentina Chinnici, presidente nazionale dei CIDI Apertura dei lavori Caterina Gammaldi, portavoce del gruppo di lavoro dei CIDI La presenza italiana in Tunisia: storie, incontri, riflessioni Rosamaria Maggio, CIDI di Cagliari 6 ottobre ore 17.00 – 19.00 Scambi e conflitti nel Mediterraneo moderno, Luigi Cajani docente di Storia moderna Università La Sapienza Roma 17 ottobre ore 17.00 -19.00 Fonti, temi e problemi per una didattica della Storia del Mediterraneo, Egidio Ivetic docente di Storia del Mediterraneo Università di Padova 27 ottobre ore 17 – 19.00 Migrazioni e nuove schiavitù nell’epoca del neoliberismo, Marco Antonio Pirrone, docente di Sociologia Dipartimento Culture e Società Università di Palermo (Data da definire) Mediterraneo inaspettato – il contributo...

Quale orientamento? Strategie, modelli, riflessioni, pratiche. Le nuove Linee Guida: i moduli di orientamento e le figure del tutor e dell’orientatore nella didattica della scuola

Caro/a, Negli ultimi anni,  a distanza di vent’anni dall’avvio della  stagione dell’autonomia, sempre più spesso le scuole sono chiamate ad applicare riforme decise dal centro senza che all’interno delle comunità scolastiche si apra un dibattito sul senso e sui modi  di interpretare il cambiamento, per  curvarlo ai bisogni e alle reali esigenze degli allievi protagonisti dei processi formativi. “Ce lo chiede l’Europa” è il mantra dietro cui spesso ci si nasconde, mentre passa sempre in second’ordine la riflessione sui nodi, i modi e le pratiche necessarie perché il cambiamento possa incidere positivamente sul tessuto democratico della scuola, che è presidio ineludibile dei diritti di  cittadinanza ex art. 3 della nostra Costituzione. Il Cidi, Centro di Iniziativa democratica degli insegnanti, si è  impegnato sin dalle sue origini, oltre 50 anni fa, nella politica della scuola per stimolare questo  dibattito,  per costruire percorsi condivisi  di aggiornamento e formazione, atti a rispondere in modo consapevole e critico alla sfida del cambiamento del sistema scolastico e soprattutto ai suoi ineludibili bisogni di innovazione della didattica. È ora la volta del curricolo per l’orientamento, che passa anche per la creazione di nuove figure di sistema, orientatore e tutor, investite sin dal prossimo anno di un ruolo che spesso è stato già ricoperto in modo variegato dalle funzioni strumentali, dai tutor del PCTO nelle superiori, dagli stessi dirigenti. Siamo convinti che le riforme – perché funzionino – prima di essere applicate vanno comprese, condivise, interpretate, declinate con intelligenza e in una cornice di valori rigorosamente democratica e inclusiva. Molte le domande a cui rispondere: come si inserisce il curricolo delle 30 ore in quello della...

LA SCUOLA SI RIPRENDE LA PAROLA

È tempo di nuove scelte. La scuola vive, riflette e interagisce con la crisi profonda che investe le nuove generazioni. La guerra in Ucraina, nel cuore dell’Europa, cancella 70 anni di pace e di relazioni aperte tra l’Europa e la Russia. Nulla sarà più come prima nelle relazioni internazionali, nel rapporto con genti e culture di altri Paesi, ed è ancora debole e incerto il ruolo che la Comunità europea dovrebbe al più presto assumere per essere soggetto decisivo per conquistare la tregua delle armi e l’avvio di una prospettiva di pace. La guerra rischia anche di frenare l’impegno verso una svolta nel rapporto tra le persone e la natura. Tutti sanno che non c’è un secondo tempo per impedire la catastrofe climatica, eppure, anche a causa della guerra e delle speculazioni del mercato, c’è un evidente tentativo di rallentare ogni processo significativo verso una svolta profonda per una nuova ecologia, rivendicata con forza dai giovani. La crisi economica e un modello produttivo che punta tutto sull’uso a termine della forza lavoro, e non sulla qualità e durata dello stesso, aggravano ulteriormente le prospettive per milioni di giovani. In questo contesto la scuola vive in una condizione di abbandono che dura da tempo. Ora, alla crisi delle politiche di riforma, si aggiunge una deriva preoccupante, in particolare il rischio di una svolta dirigista e neo-conservatrice. Una scuola che si appella alla centralità del merito, dei talenti da valorizzare è una scuola subalterna al modello di impresa e al mercato. Una scuola che riflette anche la crisi della partecipazione alla vita politica e sociale del Paese. Nel post pandemia, il piano di...
Il pensiero politropico per un’educazione sostenibile

Il pensiero politropico per un’educazione sostenibile

Il Pensiero Politropico è un metodo educativo, sviluppato dalla prof. Paola Cotticelli, basato su un approccio metacognitivo che interconnette due strategie complementari: pensiero verticale e pensiero laterale, logica e intuizione, per aiutare i giovani a guardare alla realtà da nuove prospettive. L’I.C. “Sauro-Errico-Pascoli”, guidato dal D.S. Piero De Luca ha accolto in pieno questa metodologia e ne ha fatto la base per la programmazione didattica della scuola primaria con risultati molto rilevanti. Di pensiero politropico e della sua applicazione discuteremo lunedì 15 maggio dalle ore 16 proprio all’I.C. “Sauro-Errico-Pascoli”, in via delle Galassie. Scarica la...
Romanzo storico

Romanzo storico

Le associazioni “Amici della Storia” e “A voce alta”, in collaborazione con il CIDI di Napoli propongono il seminario “Il romanzo storico: una possibile introduzione”, con Marco Viscardi, mercoledì 10 maggio alle ore 16 all’Accademia Pontaniana, in via Mezzocannone...